Venerdì prima di partire dall'India mi ero svegliata con l'occhio sinistro tumefatto. Un insetto mi aveva pizzicato e l'occhio si era gonfiato, assumendo pure una colorazione violacea, che davvero dava l'impressione che avessi ricevuto un pugno.
Ero scocciata. Proprio quando tornavo ecco che mi presentavo così conciata!
Quando mi vedevano le persone era inevitabile che mi chiedessero cosa avessi fatto, sembrava davvero che mi avessero picchiato!
Tuttavia non faceva male, era solo fastidioso.
Andando alla Mother's Guest House per collegarmi a Internet ho incontrato Regina, che ovviamente mi ha guardato incuriosita. Le ho chiesto se secondo lei era meglio che andassi a farmelo vedere 'sto occhio, perché è vero che mi sentivo bene e a posto, tuttavia, quando sei fuori dal tuo ambiente, non sai mai giudicare se sei leggero nel non valutare bene le situazioni, o se invece sei centrato. Lei mi risposte "passerà" con quel tono tipico tedesco, che non dà peso alle sciocchezze.
Così, una volta di più, ho avuto conferma del mio sentire: Sì, non ci bado, so che non succede nulla, fra un po' l'occhio si sgonfierà...

In definitiva è questo ciò che Sri Aurobindo e Mére continuano a insegnare: Non date spazio al male, al negativo che si insinua subdolo nel vostro intimo. A tal punto lo esortano, da arrivare a dire: Non credete alle evidenze, ai fatti che fanno presa sulla logica umana e che vi tolgono ogni speranza (ne parlo più approfonditamente nell'articolo La volontà che rifiuta il male).
E' una cosa che ho sperimentato più volte. Ti trovi di fronte a situazioni che evidentemente annunciano disfatte. Tale risultato è logico, deduttivo, è l'effetto inevitabile a cui si giunge analizzando i fatti.
Invece, se si riesce a non lasciarsi coinvolgere emotivamente e davvero non ci si bada, persistendo in un sentire personale che vuole diversamente, incredibilmente i risultati confermano la giustezza del nostro agire, che non si è lasciato condizionare.

Il difficile è riuscire a sostenere il peso delle "evidenze", gonfiate solitamente dai i familiari, dalla cerchia dei nostri conoscenti, dalle persone che si incontrano per strada, che non fanno che ripeterti che quella particolare cosa sta andando verso la rovina!
Ecco perché nell'esoterismo si incita a non parlare mai agli altri dei propri convincimenti, altrimenti ci si trova costretti a dover erigere dei paletti difensivi nell'ambiente, e quindi a dover utilizzare ancora più energia. E già ne abbiamo bisogno di nostro per mantenerci centrati in quello che invece vogliamo realizzare...