E v o l v e n d o
PROCEDO SUL CAMMINO

Una vita sempre più complessa

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Mi sto rendendo conto sempre di più che viviamo immersi in una serie continua di disguidi. E' così, non si può migliorare la situazione se non agendo noi in modo diverso.

Ma di cosa sto parlando?
Ebbene, stai lavorando al PC? ecco che di sicuro da un qualche ultimo aggiornamento certi comandi non funzionano più e ti tocca andare a vedere come supplire a quella mancanza
Di sicuro poi trovi che il nuovo comando è molto meglio, ma intanto ci perdi le ore prima di capirlo e questo infastidisce, specie se volevi fare in fretta un ritocco, senza pensare che ti sarebbe costato tutto quel tempo.
Lo stesso accade con la connessione al cellulare, come pure in Internet, su FaceBook, sui blogs o qualsiasi altra utilità si usi.

Per non parlare del fatto che intanto che si lavora compaiono tutti i vari avvisi per scaricare ora quello ora l'altro aggiornamento. Magari li avvii e poi iniziano le richieste di riavviare il sistema.

C'è tutta una complicazione esagerata che si è aggiunta alle nostre vite. Che poi si allarga a macchia d'olio in ogni situazioni esterna, vedi quello che accade nei vari uffici dove sempre più programmi si aggiungono, per servirti meglio appunto, invece ti complicano ulteriormente la vita.

John Maeda una testa eccellentissima del MIT, aveva scritto un libretto davvero superlativo: Le leggi della semplicità, in cui scriveva che la complessità oggi dovrebbe stare al passo con l'essenzialità. Non per diminuire le possibilità da offrire, ma per sintetizzarle in modo essenziale ed efficace.
Purtroppo sono pochi quelli che hanno la testa capace di farlo. Il più delle volte subiamo degli arzigogolamenti di cervelli che non sanno pensare in modo lineare...
Ma così è e dobbiamo adattarci...

O no?
Stasera, alla fine di una giornata piena di inciampamenti di questo tipo, passata anche un po' a letto a causa di un bel forte raffreddamento, mi chiedevo se proprio non sia possibile vivere in altro modo.E mi veniva in mente una reazione che sempre di più si innesca in me quando 'ste rogne iniziano. Lascio perdere, vado a fare altro. Quando avevo il giardino me ne andavo tra le piante, ultimamente mi metto a cucinare i piatti ayurvedici che sto ancora sperimentando. Ma si potrebbe anche andare a farsi un giro, anche senza cane. Mollare lì tutto e dirsi "ho meglio da fare". L'inevitabile tensione si allenta e tutto, per certi versi si ridimensiona.

Però mi rimane lo stesso la domanda: è mai possibile che ci tocchi vivere in questo modo? Ovunque si guardi è una torre di babele...

1 commenti:

eh si, spesso è meglio un break facendo qualcosa di rilassante.
ci sono le giornate così, meno male che passano pure loro...


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In una vita sempre in cambiamento come la mia, questo diario è un po' come il sottile filo di un aquilone, che altrimenti si perderebbe nel cielo... Ho ripreso qui i vari blog creati dal 2002 a oggi.

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