E poi c'è comunque la fatica. Ieri con Fa si parlava, e le raccontavo che qui è come essere sempre in una sweat lodge, gli effetti sono gli stessi. La bella pelle, che si ammorbidisce e purifica, e il muco che, anche grazie al semi digiuno di solo frutta, scorre fuori copioso. Però qui la sweat non è mai finita...
La fatica del fisico diventa immancabilmente anche interiore.
Stamane, mentre camminavo, si è posata una meravigliosa farfalla che, con le ali allargate, sarà stata quasi dieci centimetri. Arancio, tutta piena di decorazioni marrone scuro, spettacolare. La avrei voluta fotografare, se non fosse stato che si era posata su dei rifiuti...
Non basta la bellezza di una singola stupenda farfalla per eliminare la bruttura che ci sta sotto.
E così è un po' dappertutto qui. Posti stupendi, magari decadenti certo, ma comunque con un fascino indescrivibile, che trasudano della raffinatezza del loro passato. Ma poco più in là, o addirittura nel posto stesso, eccoti ciarpame buttato lì, abbandonato, assieme agli immancabili rifiuti...
Oggi mi sono comprata delle candele e degli incensini, così da ricreare, per quello che posso, un mio spazio sacro in cui meditare e ritrovarmi.
Avrei solo voglia di stare lì a leggere i libri di Aurobindo, e starmene nel silenzio, mentre il mare infrange le sue poderose onde sugli scogli e le cornacchie continuano a gracchiare... Intanto darmi il tempo e lo spazio di lasciar uscire i fantasmi interiori che la purificazione richiama. Lasciarli salire con quel rigurgito che li manifesta in tutta la loro realtà, per poi lasciarli andare. Ci vuole pazienza. E' un processo che non si può accelerare.
Ha ricominciato a piovere. A quanto pare il monsone di cui mi parlavano è arrivato.
In una vita sempre in cambiamento come la mia, questo diario è un po' come il sottile filo di un aquilone, che altrimenti si perderebbe nel cielo... Ho ripreso qui i vari blog creati dal 2002 a oggi.
Pondicherry Time
29 ottobre 2010 alle ore 18:34
sarebbe stata una foto interessante quella della farfalla, un notevole contrasto, magari molto vicino all'india di adesso.
29 ottobre 2010 alle ore 20:28
...non solo sarebbe stata una bella foto ma penso che si potrebbe anche leggere in un altro modo... la farfalla non è anche un simbolo di cambiamento? ed era splendida... e malgrado il suo splendore stava sulla pila di detriti...
non ti ci vedi un pò? io la vedo così: sei in una grossa fase di cambiamento, per cui stai diventando una splendida farfalla, che di fatto in questo momento sta tra i detriti! :)
un abbraccio!
30 ottobre 2010 alle ore 09:06
grazie! a entrambi...
Posta un commento