E v o l v e n d o
PROCEDO SUL CAMMINO

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Non so se vi siete mai fatte delle foto. Io in queste settimane me ne sto facendo parecchie. La sensazione è comunque strana, perché poi ti guardi e non è che ti riconosci proprio. Ma non mi riconoscerei in qualunque modo, perché, mi sono accorta, c'è qualcosa di vago con l'immagine di me.

Sono chiara per ciò che riguarda la mia testa, o il mio cuore. Ma non nel mio fisico. Così mi guardo, come guarderei la foto di un alieno, con interesse e analisi. Oh ma guarda come appaio di profilo. Ce l'avrò un profilo migliore? Se lo trovo bisogna che me ne ricordi poi se qualcuno mi fa una foto... Beh, i denti sono sempre belli bianchi. Ma gli occhi sono davvero enormi, che fastidio! E le occhiaie? Ci sono sempre sempre sempre! O guarda, ma se sorrido si formano le rughette sulle guance.

E a proposito di sorriso... Per sorridere di fronte al proprio mirino devi pensare a qualcosa che ti faccia sorridere dal cuore, e poi scattare subito, prima che rimanga semplicemente una posa. Bisogna farci la mano...
Ho constatato che i miei sorrisi sono sempre gli stessi (e per questo, credo, ultimamente mi stanno proprio stufando!). Probabilmente è perché penso sempre alle stesse cose. Dovrei provare a cambiare film...

Poi, mi sono anche detta, ma io non sono solo e sempre sorrisi. Tuttavia se mi fotografo "normale", mi dicono tutti che sembro stravolta, tristissima, una poverina insomma...
Forse è perché non ho ancora capito a cosa pensare quando mi ritraggo "normale".
Oggi però ci ho provato. Mi sono immersa nella distensione e tranquillità. Secondo me non sono venuta così "disperata"... Ma è sempre una percezione soggettiva. Bisognerà sentire i feed back che riceverò.

Gli ulteriori pensieri che mi vengono quando osservo le mie foto è che assomiglio sempre più a mio padre... Da bambina dicevano che ero tutta mia madre, ma lei ha un nasino sottile, occhi più piccoli e grigi una mascella decisa... E infatti, poi, piano piano sono diventate più evidenti le similitudini fisiche con mio padre. Lo stesso ovale del viso, la stessa espresione, lo stesso naso, gli stessi occhi...

E infine l'altro evidente pensiero è che sto invecchiando.
Mi osservo e provo disagio, ma non per l'imvecchiamento. Da bambina "sognavo" di diventare finalmente anziana perché a quel punto avrei potuto permettermi tutte le "stramberie" che allora mi venivano bacchettate. Non è l'età che avanza a farmi sentire il disagio. E' la constatazione di quanto io abbia dato spazio in me a roba non mia. Quanto io mi sia adattata a certe sollecitazioni esterne che si sono poi sovrapposte a me stessa.
Ecco, questo è il disagio che provo: l'essermi in parte tradita per compiacere, ma soprattutto per quieto vivere.
Ora devo ritrovarmi e riprendere me stessa. Quella me che è rimasta da qualche parte appesa, come un'abito che, a un certo punto, mi sono tolta, e adesso mi accorgo di quanto ci stessi proprio bene e come magnificamente mi sentissi quando lo indossavo.
Ecco perché ho difficoltà a identificarmi nelle foto...

Ma sono qui in una situazione che mi sta permettendo di riconoscere tanto e di cambiare tanto. E per questo mi sento davvero benedetta: la mia vita può ricominciare diversamente ora.
8 commenti:

sì somigli tanto a papa, io non lo so me lo devi dire tu. invece paolo somigliava molto alla mamma.
che bella esperienza che ti stai vivendo, non è da tutti.
aggiungerei poi che in base alla mia esperienza l'indipendenza è il primo passo per essere liberi di manifestare se stessi.
mi capita ogni tanto di guardarmi allo specchio quando sono al lavoro e mi stupisco di come sono, mi sistemo un po i capelli e penso "chissà come mi vedono le persone", poi me ne dimentico e riprendo a lavorare.
comunque oggi anna mi taglia i capelli...


Beh, ho guardato le foto... la cosa che ti posso dire è che sei una bellissima donna! ora probabilmente lo stai diventando ancora di più visto che ti stai permettendo di ritrovarti.
i capelli ti stanno molto meglio così, un pò grigi, al naturale. sei dimagrita e sei abbronzata! quando tornerai troverai noi tutti visi pallidi mentre tu avrai un bellissimo colorito!
insomma ti trovo bene anche se l'espressione ogni tanto è affaticata!
cmq fattelo dire: sei molto più bella del tuo papà! anche se ci assomigli!
Pit invece è molto simile al nonno Emilio, il rivoluzionario! :)
io invece, proprio ieri (curiose sempre queste concomitanze), per la prima volta nella mia vita ho iniziato a vedere delle similitudini tra noi due! non mi era mai capitato di vedere dei tratti simili, infatti con mio sommo rammarico vedevo solo "l'altra" famiglia... invece ieri ho quasi gioito nel vedere che in effetti qualcosa di tuo, anche nell'aspetto, c'è!
ti voglio bene!!! ti abbraccio forte-forte!
bacio grande!


Questo commento è stato eliminato dall'autore.

beh è vero Pit, tu sei l'immagine spaccata di Emilio Caporali...

che bello Fa che hai notato delle somiglianze
credo che ci siano molte somiglianze degli atteggiamenti
poi mi dirai quali ns tratti simili hai scoperto!

sì, ho perso del peso, ma ovviamente non sono ancora tornata quello che dovrei essere
l'anno scorso senza i miei digiuni ha davvero fatto la differenza
ma ora, come ti ho detto al telefono, mi organizzerò diversamente
non posso permettermi di immagazzinare pesi, psicologici e fisici!

:))) bacio a tutte e due!


Cara Carla
Io ti trovo splendida, il tuo viso esprime a volte stanchezza, a volte tensione, quasi sempre serenità. L'ultima foto che hai postato è bellissima.
Ho pianto nel leggere la "lettera". sono sempre stupita di vedere come a distanza ci si pone le stesse domande.
Ultimamente mi era tornata la sofferenza per questo contrasto tra il come mi sento dentro e quello che vedo di me fuori, mi stupisco quando mi vedo, e anche per me, il problema non è l'età, nè l'invecchiamento, si tratta proprio di non corrispondenza. Mi ha molto colpito il tuo descrivere quello che sei stata come un abito indossato alla perfezione che ora resta lì appeso. Sento la difficoltà enorme di vestirmi di nuovo, ma non so ancora come...
Mi piace la vita che faccio e mi piace anche tutto quello che si sta aprendo, contatti, amicizie e posti, ma è come se avessi paura di innescare le stesse dinamiche. Devo prestare sempre molto attenzione ai miei comportamenti. Sto vivendo giorno per giorno, cercando di comportarmi come mi sembra più giusto..ma non ho ancora trovato il giusto abito per presentarmi al pubblico. So che dentro di me ci sono lavori in corso, ma l'unica cosa che penso giusta fare è quella di vivere ogni giorno senza preoccuparmi di grandi obiettivi..per ora il mio vestito è un bozzolo, è brutto persino il nome, ma è proprio così che mi sento.
penso che quando finalmente avremo l'incontro con noi stesse, potremo darci quell'abbraccio che abbiamo sempre aspettato dagli altri, almeno per me è così. non vedo l'ora di rincontrarmi.
E non vedo l'ora di rivedere anche te.
Ti abbraccio forte
Anna


grazie Anna di questa magnifica condivisione!!
anche io non vedo l'ora di rivedervi...
:)


ho ripreso la sequenza che Pit ha messo nel suo blog e l'ho rimessa qui...


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In una vita sempre in cambiamento come la mia, questo diario è un po' come il sottile filo di un aquilone, che altrimenti si perderebbe nel cielo... Ho ripreso qui i vari blog creati dal 2002 a oggi.

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