Quindi domani e dopo riposo.
La sensazione persistente che mi cresce dentro è che ho delle situazioni da vivere, come quella del giardino, per esempio. Come se, vivendole, la mia energia venisse inseminata con qualcosa, di cui non sono ancora consapevole, ma è da fare. E cerco quindi di farlo, di aprirmi e lasciarmi percorrere da questo impatto con la fatica, il sudore, il bagnato continuo di questo secondo ciclo di Monsoni, la terra zuppa, il fango, gli insetti. Esattamente le stesse sensazioni della sweat... che mi continua a venire in mente qui.
Non posso però nemmeno "rompermi", per cui devo anche calibrare tutto quanto e concedermi un attimo di riposo.
Intanto è arrivato l'ultimo mese.
Chissà come passerà questo tempo?
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