E v o l v e n d o
PROCEDO SUL CAMMINO

Ti libererò

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A volte capita. Si sta procedendo, con le proprie fatiche, inciampamenti, ma anche le proprie piccole grandi gioie del percorso nella severità di questo cammino, che eccoti che sbuca un'anima incasinata. Avvolta in una nuvola di negatività che diffonde a piene mani tutt'attorno, senza minimamente accorgersene, eccola qui che, come Pig Pen dei personaggi di Schltz, distribuisce con brillante non chalance i vapori negativi di quei pesi che si porta addosso. Non si riesce a frenare, perché non si accorge minimamente dello squilibrio che sta apportando. Chi può si allontana, tace, rimane in disparte, creando in lei un'ulteriore prova a dimostrazione di quanto gli altri siano "cattivi" nei suoi confronti.
E intanto,"spensieratamente", continua inesorabilmente a condividere se stessa!
Ma chi le vuole certe condivisioni banali e negative? Come le miserevoli chiacchiere di ufficio. Cosa ci fanno parole del genere qui, in un ambiente con questo, dove tutti stanno cercando di trasformare se stessi. Sono in ascolto e in muta richiesta e ricezione, affinché la luce pervada tutti i nostri esseri.

Non ha senso. Da qualunque parte me la guardi 'sta storia, non ha senso.
Poi mi vengono in mente le parole di qualcuno, l'altro giorno in giardino, che ricordavano come il negativo, sempre, cerca di intrufolarsi, utilizzando le persone che gliene danno la possibilità, e comparendo proprio quando le cose vanno bene, così da creare scompiglio, disagio, sconnessione.
Era già capitato qualche settimana, ed era toccato a Ramona gestire tali spiacevolezze. Oggi è capitato a me.
Cosa fare?

Come sempre la mia prima reazione dopo che me ne sono andata è stata quella di comprendere le dinamiche. Ma non c'era molto da comprendere che non fosse già ben evidente. Avverto l'impossibilità di agire. In qualsiasi modo si agisca è comunque fuori luogo.
Cosa fare allora?
Quando non ci sono più mezzi che noi riusciamo a ingaggiare allora mi vengono in mente le parole di Aurobindo, in un passaggio sullo yoga integrale, quando riporta un passaggio della Gita.
"Ti libererò" non dovete preoccuparvi o lottare come se le responsabilità fossero vostre o i risultati dipendessero dai vostri tentativi, una forza ben più potente di voi si occupa del problema. Nessuna malattia o calamità o il sorgere di un peccato o impurità in voi deve causare allarme. Aggrappati a Lui.  "Ti libererò da tutti i peccati e da tutti i mali".
Tuttavia questa liberazione non avviene con un miracolo improvviso, ma attraverso un processo di purificazione e queste cose sono parte del processo. Sono come la polvere che si solleva a nuvole quando una stanza a lungo non accudita è infine ripulita. Anche se la polvere sembra soffocarvi, perseverate...
E questo dà pace. Si può semplicemente offrire il "fattaccio" e lasciare che questa divinità infinita nel suo aiuto pensi a sbrogliare ciò che umanamente non si è riusciti a gestire.
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In una vita sempre in cambiamento come la mia, questo diario è un po' come il sottile filo di un aquilone, che altrimenti si perderebbe nel cielo... Ho ripreso qui i vari blog creati dal 2002 a oggi.

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