Tutto si sta muovendo ora con velocità. Due settimane una volta erano 14 giorni che passavano con la lentezza del tempo che pesa. Oggi stanno scivolandomi  dalle mani, proprio come la sabbia raccolta tra le dita nel momento in cui l'onda si ritrae, che te la trovi lavata via con una unica successiva ondata.
Tra ieri e oggi è tornato il caldo umido. 31/32 gradi, che non sono i 35 di quando sono arrivata, ma è pur sempre un bel caldo. Specialmente se si pensa che fra sabato e domenica eravamo ai 21/22 gradi! Tornando a casa ieri sera, dopo aver postato, era così umido che tutto, i pavimenti e le pareti e gli scorrimano sembravano essere stati appena sciacquati con lo straccio umido. Tutto tutto appiccicoso di calda umidità.

E con queste temperature anche Pondicherry si prepara al Natale. Ci sono stelle natalizie di plastica (orribili), babbi e alberi di natale dappertutto. E a me danno davvero fastidio, non c'entrano assolutamente e non riesco a inserirli qui, in questo ambiente.
Mi accorgo che tutto continua a essere come una carezza contropelo. Fastidioso. Eppure quante incredibili cose ho ricevuto, quanto dentro mi è stato pulito, rigenerato, sistemato. Vado via così ricca che è davvero incredibile il contrasto. Da un lato tutto quel fastidio, costante, incessante, opprimente, e dall'altro tutti i doni imponenti che ho ricevuto. Ma come fanno a stare insieme due opposti del genere?

Intanto ho iniziato a fare gli ultimi acquisti, alcuni anche per il viaggio. Mi sono presa una ulteriore tishirt e una magliettina di cotone a maniche lunghe. Che si andrà ad aggiungere alle altre due di cotone che indosserò, una volta in aereo penso. Sì perché all'aeroporto di Chennai, da quello che mi ricordo all'arrivo, c'era una specie di mitissima aria condizionata, che non impediva all'umidità di appannare tutto, vetri, pavimenti, pareti...

A dieci giorni dalla mia partenza ho trovato la borsa giusta che cercavo sin dall'inizio, per portarmi in giro le cose di cui necessitavo.
E' sempre così, come nella vita del resto. All'inizio non riesci a trovare quello che cerchi. Ma che dico, all'inizio non sai nemmeno che cerchi. Sei solo stralunato lì in questa terra nuova. Poi cominci a cercare di organizzarti, e per lo più non sai ancora con precisione quello che andrebbe bene per il tuo soggiorno. Fai errori di valutazione, spendi  più di quello che potresti, se solo sapessi già dove andare a prendere le cose giuste, così prendi quelle sbagliate perché non trovi le adeguate.  E' solo più avanti che cominci a raccapezzarti. Non che adesso sappia con esattezza dove si trovano le cose, ma piano piano ci si inizia a orientare.
Esattamente, come nella vita, il fatto di riuscire a orientarsi meglio non implica che la situazioni in cui ti trovi ti piaccia!

Oggi camminavo nella solita coreografia di sempre, che mi ha sempre pesato, perché appunto non sono riuscita ad abituarmi, ma da ieri si può dire che tutto questo non mi tocca più. Lo sporco, gli odori, il disordine, la cacofonia... persino le cornacchie le guardo con occhio più intenerito!
Vado a casa: questa è la realtà!
Però lascio Jasmin e Arawinda, Ramona, Alex e Daniel, Gunilla... Ci scriveremo e il nostro rapporto continuerà per esplorare nuove profondità dell'amicizia. Ci rivedremo pure, ne sono certa. Ma ora ci stiamo lasciando, e questo al momento mi tocca molto dentro. Lascio anche il caro Thamim, che è come un fratello, un'amicizia molto diversa da quella con gli altri, eppure lo stesso molto cara e affettuosa.

Oggi è l'anniversario della tumulazione di Sri Aurobindo. E' finita una storia, ne inizia quella successiva.