E' da un po' che lo sento... Praticamente un sentimento d'amore che va oltre la forma. Guardo i visi degli animali e sento un essere là dentro, diverso da me, eppure vitale e dotato di un sentire. A volte più "ottuso" altre invece più reattivo, specie se si tratta di animali casalinghi.
Le piante anche loro. E questo lo sappiamo.
Ciò che però mi ha stupito è però scoprire che le pietre, "oggetti" che adoro e che raccolgo in giro quando mi chiamano, hanno effettivamente anche loro un "essere" là dentro. Anche di questo si "sapeva", eppure adesso lo sto percependo. C'è un qualcosa, un essere appunto, meno differenziato, ovvero con una emanazione più "generale". E' difficile spiegare. Sento che contengono qualità diverse. Una è magari densa, lenta, profonda, mentre un altro essere si manifesta in modo gioioso e un altro ancora più audace...
E' una scoperta che mi sta coinvolgendo molto e mi sta offrendo un incredibile apporto.

E poi osservo gli esseri umani. Quelli che hanno sembianze familiari provocano in noi la tendenza a essere più aperti nei loro confronti. Quando le sembianze sono diverse invece, spontaneamente, nasce un possibile iniziale distacco, che poi, se non si fa attenzione, ce li può anche rendere "nemici".
Fra quelli simili, per razza e cultura, i media ci offrono dei "magnifici esemplari", dai corpi stupendi e dalle fattezze deliziose.
Ma là dentro, chi c'è là dentro?
E' perché sono così belli e/o familiari che per questo meritano "gratis" una considerazione?

Ad andare oltre la forma, c'è la possibilità di accorgersi di quello che c'è dentro. Che siano animali, piante, esseri umani, rocce, o... alieni. Già, ci sono anche questi da considerare.
Ma per ora non parlo degli ET.