Per quanto riguarda il calore umido: non ci si abitua. Anche quando la temperatura è meno elevata, per esempio al mattino verso le otto e mi capita di uscire mentre il termometro è sotto ai 30 gradi, ebbene dopo pochi metri l'appiccicume è già presente e qualche passo dopo anche il sudore. Sembra proprio non esserci rimedio.
Le notti, ultimamente sono pesanti: calde e umide. Quindi, in definitiva, non c'è un attimo per riprendersi!
Il rumore: è continuo. Anche se ci sono momenti in cui è più tranquillo, per esempio la sera, dopo l'ultima preghiera del muezzin verso le otto, anche il traffico delle strade vicine sembra quietarsi. Però lo strombazzo capita sempre.
Quello che non capisco è il treno. Ci sono giornate, sere e notti che si sente, mentre in altre niente, che fa: non passa? Lo stesso dicasi per strane sirene che si sentono a volte. Tipo quelle dei film di guerra, quando avvisavano dell'arrivo di aerei nemici e si deve andare a nascondersi nelle cantine. Hanno lo stesso suono, e a me vengono immediatamente in mente quei film.
Non so che sirene siano, se di lavoro, o cosa. Ma anche queste ci sono notti che le sento in continuazioni, anche sovrapposte le une alle altre, e altre notti dove c'è davvero silenzio!
Nonostante tutto però mi sono abbastanza abituata e non mi sento più così frastornata come all'inizio.
Il traffico: caotico. Anche quando c'è poco movimento in giro non si può prenderla alla leggera, sbucano dal nulla e sempre accelerati. Non si capisce mai da che parte guardare. Non tengono la sinistra, ma nemmeno la destra: tengono tutto. Quindi si dovrebbe avere occhi e orecchie a 360°.
Anche di questo mi sono un po' abituata: ora vado, dopo aver guardato prima, velocemente e dappertutto attorno a me.
L'odore: è una costante. Proprio in questi giorni mi sono accorta che quando sono in giro respiro pochissimo. Ho un respiro sottilissimo e appena appena, che ovviamente non è il massimo perché così ossigeno meno il mio sangue... Ma qui non viene proprio di farsi una bella respirata!
Non posso dire di essermi abituata a questo. Mi dà fastidio, ma così è, e quindi finisce che senza accorgermene respiro poco...
Lo sporco: c'è. Tuttavia in giro è pieno di spazzine. Ce ne sono dappertutto e spazzano, raccolgono, ammunticchiano... Il problema è nella raccolta, che lascia veramente a desiderare. E poi, comunque, ci sono moltissimi posti dove è sporco, pieno di rifiuti... non si può dirla in altro modo.
Anche di questo non mi sono abituata.
Il disordine: penso che sia un'altra caratteristica di qui.
Il disordine c'è, io non ci bado.
La cosa curiosa è che è pieno di lavori di costruzione, rinnovamento, ammodernamento, per cui ti vedi edifici dopo che sono bellissimi, modernissimi, dall'architettura audace... ma c'è così tanta trasandatezza tutt'attorno che si perdono. Chissà però fra un anno come sarà. C'è così tanto fermento che sono curiosa di vedere se in definitiva riusciranno a dare un aspetto più armonico a questo tutto in trasformazione.
La lingua: il tamil è una parlata antica, di conseguenza molte parole moderne non ci sono, per cui sono aggiunte in inglese. Quando parlano rimani sconcertato, perché in alcuni momenti riconosci dell'inglese e pensi ti stiano parlando in quella lingua. Invece loro vanno spediti nella loro lingua, il tamil, che non è inglese. L'inglese lo parlano male. Meglio il francese, se lo parlano...
Molti si chiederanno e la povertà? Non so cosa dire... certo che ci sono molti che vivono sulla strada... Il fatto è che si perdono un po' nella cacofonia generale.
Poi mi chiedo, ma l'India, con la Cina il Brasile e la Russia, appartiene ai paesi del BRIC, i nuovi paesi emergenti per la ricchezza. Presto l'India raggiungerà il Giappone e quindi gli Usa... Si sta prodigando per far tornare a casa i suoi cervelli nel mondo, specie in quello allettante degli Stati Uniti, dove sono famosi per la loro bravura matematica... Insomma cosa sarà di questo paese fra qualche anno?
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