Io comincio a sentire la fatica di questo semi digiuno perché ho fame. Ma è normale, devo solo superare questi giorni per poi finalmente arrivare in quel periodo dove tutto diventa più sottile e meraviglioso. Ed è questo che mi alletta e richiama dei digiuni. Arrivare a quei giorni speciali, dove tutto è davvero così acuto, morbido, preciso, allargato... e lì ci si rende conto che la vita si può gestire da quella condizione.
Sto leggendo, meditando, dormendo...
Sto anche sperimentando un nuovo modo per fare le mie sessioni.
Devo dire che ora i devoti di Sri Aurobindo hanno fatto un lavoro grandioso con i suoi libri. Sì perché il "difficile" del pensiero di Aurobindo, è che c'è davvero tantissimo, e tutto insieme. Così che uno si spaesa anche. Si deve mantenere una grande concentrazione allargata per portare avanti e comprendere tutti i files che lui apre e che nel corso degli innumerevoli testi illustra.
E' chiaro che trentanni fa (anzi quasi quaranta ormai!!) io ho preso quello che sono riuscita a prendere. Probabilmente ciò che in quegli anni mi serviva. Il resto l'ho letto e lasciato lì, dentro di me, che di volta in volta si convalidava quando incontravo gli studi di altri che descrivevano le stesse spiegazioni.
Ora però i devoti hanno creato dei libri a tema, in cui hanno riunito gli insegnamenti di Aurobindo su quegli specifici soggetti. Quindi è molto più semplice riprendere i concetti.
Mi sono così comprata i testi che parlano della Guarigione e delle Interferenze sottili. Cose di cui mi occupo quando appunto ho a che fare con le persone.
Per questo ora sto risistemando la mia modalità di sessioni e, forse anche di corsi, vedremo.
A parte la fame, mi sento in pace. Il tempo è sempre umido (e la roba non asciuga...) ma è meno invasivo di prima. Vediamo se dopo queste piogge tornerà quel caldo!
30 ottobre 2010 alle ore 20:41
chissà, il digiuno. un po mi incuriosisce ma l'unica volta che l'ho fatto per una giornata (ti ricordi con nomad in val vestino?) che fatica vedevo piatti prelibati ovunque e poi la notte sulla montagna, non finiva più.
per quanto riguarda aurobindo nei libri che ho letto, mi ricordo di una teoria delle cellule che si ripulivano dalle memorie o qualcosa del genere.
intrigante e affascinante
31 ottobre 2010 alle ore 03:51
sì il digiuno fa anche quegli scherzi... ma se superi quei giorni poi è indescrivibile la leggerezza di pensiero e dell'essere che provi
appunto, è lo yoga integrale di aurobindo che ti porta alla pulizia cellulare e parte tutto dalla meditazione come appunto dicevo nei post scorsi
io mi ci sto proprio dedicando qui e sono contenta di questa possibilità che ho!
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