Anche stamane sono uscita presto, così da essere alle sette all'Ashram. Sto piano piano realizzando che l'essere venuta qui principalmente deve aver a che fare con questo: il poter essere nell'Ashram e lasciarmi impregnare di quell'energia.

Oggi, dopo che sono stata qualche momento al Samadhi (dove sono tumulati M e A) e quindi essere stata un po' in connessione nello spazio di meditazione pubblico di Mére e Aurobindo, sono tornata al Samadhi e mi sono seduta lì, poco distante. Ho continuato a meditare. C'era così tanta pace... e poi davvero c'è un'energia particolare, diversa a seconda se si è in uno spazio di Mére o Aurobindo.

Il che mi ha fatto pensare a quello che avevo percepito quando ero stata nei loro appartamenti privati, che appunto non sono aperti al pubblico.

Un privilegio davvero per pochi, se penso che nemmeno il presidente stesso dell'India ha potuto andarci così, ma ha dovuto e chiedere e aspettare il permesso di KB, la anziana signora di cui vi raccontavo, quando parlavo della mia visita agli appartamenti privati. E io, che davvero non sono nulla, arrivo e mi viene offerta questa possibilità. Ha dell'incredibile...

Stamane, dopo quella mia lunga meditazione, sono stata ancora un po' lì seduta. Chi è ospite alle Guest Houses dell'Ashram riceve un pass che gli permette di entrare all'Ashram quando vuole. Così ci vado quando non è orario di visita, che inizia alle otto del matino.
Mi stavo quindi godendo ancora quei minuti prima che cominciassero ad arrivare i visitatori e, a un certo punto, mi sono accorta di essermi seduta non solo sotto agli appartamenti di Mére, ma proprio sotto alla sua liège, dove avevamo meditato lì attorno.

E' lì che ho cominciato a pensare che forse il mio dover venire in India dovesse avere a che fare con il raccogliere quell'energia, che si sente davvero, quando in presenza o di qualcosa di Mére o di Aurobindo.

Mi è venuto in mente il fiore di loto che fiorisce da acquitrini fangosi.

Forse l'India è quell'acquitrino fangoso che permette ad anime elevate come il fior di loto di manifestare la bellezza divina che incarnano.

Fra tutte le mie riflessioni si è poi aggiunta quella che oggi è san Carlo. Non che festeggi il mio onomastico, ma mi fa specie che qui, tutte le volte che giungo a un qualche insight impregnato di quell'energia particolare, c'è sempre un sengo in più molto personale, come ora, la giornata che ricorda il mio nome...

Sono giunta alla conclusione che è giunto il momento di riprendere un mio ritmo, una regolarità, che fino adesso era stata un po' scombinata. Ora so che per me è importante mantenere la mia visita mattutina, perché è molto meglio che andarci nella pausa del mezzogiorno, quando pure i visitatori non ci sono, ma è molto caldo e io sono affaticata da 'sto clima.

Oggi ho anche trovato un punto in cui si può prendere l'acqua dell'Ashram.
Così domani, Diwali, la festa della luce, quando vengo me ne prendo un po'. Anche perché domani voglio creare una nuova acqua, aggiungendoci pure l'acqua purificata al legno di sandalo che avevo preso da Senteurs, un dipartimento dell'Ashram che crea tali fragranze, anche da assumere.

Sono tornata a casa prima delle 10, ho letto, ho lavato, ho scritto, ho riflettuto, ho dormicchiato, sono stata al balcone a godermi il sole, la vegetazione attorno, e il cinguettio degli uccelli.

Pomeriggio verso sera vado alla Mother's House a postare e a leggere la mail. Quando torno sarà buio e per non far entrare insetti, visto che qui non ci sono le zanzariere alla finestra (c'è attorno al letto però), non accenderò le luci. Starò con la candela per un po' e poi andrò a dormire.