E v o l v e n d o
PROCEDO SUL CAMMINO

Ayodhya Bhawan

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Stamane presto mi sono trasferita all'altra guest house dell'Ashram, la Ayodhya Bhawan. Sta pochi metri più in là della Mother's Guest H., non è così raffinata come la Mother's GH. E' ancora da terminare, anche se le stanze sono agibili, e comunque non credo che sarà mai come la Mother's GH. E' più spartana, e più indiana allo stesso tempo. La cura nei dettagli non c'è, e non c'è nemmeno l'eleganza della Mother's GH.
Eppure sono contenta.

Sto bene qui (al link le foto fatte appena arrivata), soprattutto perché tutt'attorno c'è un grande giardino, pure con piante alte che non sono le solite palme. Il giardino non è terminato certo, ma è già pieno di piante allegre e rigogliose. Il mio balcone dà su questo giardino e a pochi metri dalla mia balaustra c'è questo grande alberto, bello compatto, con le foglie fitte fitte, abitazione di uccelli, finalmente diversi dalle innumerevoli cornacchie, assordanti anche. Per cui è un piacere sentirli, e poi vedere il giardino, e le case dietro che non sono baracche. Gli scoiattoli sono indaffaratissimi a correre tra gli spazi, gli uccelli tropicali cantano e le farfalle volano tutt'attorno. Devo dire che mi piace molto.

Qui non c'è la cucina, per cui non c'è un frigor a disposizione dove depositare qualcosa. Ma non fa niente. Se non fosse che non c'è la connessione a Internet sarebbe perfetta per me. Che di là, con quella vista sul mare, rumorosissimo e odoroso, le baracche giù dei pescatori proprio lì di fronte, e il sole che arrivava dalla cinque e mezzo e se ne stava implacabile tutta la mattinata, avevo un po' patito.

Stamane, dopo essere arrivata alle otto e aver sistemato le mie cose, sono uscita. Era già caldo. La "frescura" (si fa poi per dire...) di questi scorsi giorni era terminata e io sono tornata a mettere la canotta con teletta sulle spalle. Con il caldo è ritornata la mia sete, che sembra non trovare pace.
Sulla strada, non potendone più, mi sono decisa a prendere un tè da uno degli innumerevoli baracchini sulla strada. Solo dopo mi è venuto in mente che loro lo fanno con il latte e lo zucchero. Ed essendo amanti del dolce... Infatti è stato imbevibile. Tanto per non lasciarglielo lì tutto, ne ho bevuto alcuni sorsi. Che mi hanno lasciato quell'orribile gusto dolce in bocca che tanto detesto. (La foto che vedete l'ho rubata da Pit, quando anche lui e Anna erano qui l'ultima volta.)

Quando ero piccola per darmi energia visto che non mangiavo, mia nonna mi preparava sempre un tè dolcissimo. Io lo detestavo con tutta me stessa e mi ricordo che dopo averlo bevuto dovevo correre in bagno a sciacquarmi la bocca e a bere, per togliermi quel dolciastro. Penso che sia da lì che è nata la mia avversione allo zucchero...
Ecco stamane, dopo averlo sorseggiato, avevo lo stesso impulso: sciacquarmi la bocca.
Al supermercato ho preso un succhino da bere così al momento di Guava, che amo. Dimenticandomi però che di solito lo allungo, proprio perché troppo dolce. Quindi non ho risolto il problema, ma per lo meno non l'ho accentuato.

Intanto mi ero presa dei Mausambi, appunto quei frutti di limo con cui Mina, alla Mother's GH mi preparava i centrifugati. A casa avevo già il miso, indiano, comprato l'altro giorno. Per cui ho pensato che così potrò continuare bene con questo mio semi digiuno, anche senza avere il frigor (a dire il vero il miso dovrebbe essere ritirato al fresco... mah, vedremo)

Alle dieci il caldo era intenso, e di nuovo ho cominciato a chiedermi come mai non tenda a diminuire. Avevo letto che già con ottobre le temperature si placano un po'. Ma qui, quest'anno, sembra non voler seguire l'abitudine. E' anomalo, dicono, aggiungendo che il clima sta proprio cambiando dappertutto.
Sulla strada del ritorno, con il sole che batteva a picco, mi sono però accorta di grossi nuvoloni che stavano arrivando. Allora forse si prepara la pioggia, ecco perché così prepotente il caldo.

Arrivata qui alla mia stanza mi sono presa un mausambi, che sembrano mandarini grandi e verdi fuori, ma con il sapore che però è diverso. Ed ebbene la mia sete è sparita!! Ho trovato finalmente quello che mi disseta. Che sia che forse mi manca della vitamina C? Forse, ma ora sono a posto, la questione, con mio grande sollievo sembra essersi risolta. Mi sono poi fatta un bel bicchiere di miso, che ovviamente ho semplicemente sciolto nell'acqua e dopo averlo bevuto, con quel gusto un po' salatino, mi sembra che tutto il mio mondo interiore sia tornato a posto, in equilibrio!
A volte basta proprio poco, ma bisogna però trovarlo quel poco!

Sono seduta alla finestra aperta che dà sul balcone. I nuvoloni si stanno avvicinando. Ma intanto ascolto questi nuovi uccelli, che ogni tanto vedo posarsi sul fogliame. Il secondo piano è l'altezza giusta per osservarli.
Quai quasi mi sento rinata.
1 commenti:

mi ricordo che quando siamo stati tra dicembre e gennaio il clima era perfetto, tra 20/22° la sera (anche un po freschino) fino al massimo 25/27° di giorno e al sole. mi sa che man mano che passa il tempo dovrebbe rinfrescare per poi arrivare al clima perfetto quando torni. periodo in cui posso presumere che avendo alle spalle due mesi di esperienza, un clima migliore e un digiuno purificatore e salutare sarai piena di energia e attiva.


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In una vita sempre in cambiamento come la mia, questo diario è un po' come il sottile filo di un aquilone, che altrimenti si perderebbe nel cielo... Ho ripreso qui i vari blog creati dal 2002 a oggi.

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