È responsabilità della società accettare che il poeta sia un poeta
È responsabilità del poeta essere una donna
È responsabilità del poeta stare agli angoli delle strade
consegnando poesie e volantini scritti mirabilmente
o volantini dalla retorica esasperata
inguardabili
È responsabilità del poeta essere pigro andare in giro a vaticinare
È responsabilità del poeta non pagare tasse destinate alla guerra
È responsabilità del poeta entrare e uscire da torri d’avorio e bilocali in periferia
e campi di granoturco e accampamenti militari
È responsabilità del poeta maschio essere una donna
È responsabilità del poeta femmina essere una donna
È responsabilità di chi è poeta affermare la verità contro il potere
come dicono i Quaccheri
È responsabilità di chi è poeta imparare la verità da chi non ha potere
È responsabilità del poeta dire molte volte:
non c’è libertà senza giustizia
e questo significa giustizia economica e giustizia degli affetti
È responsabilità del poeta cantarlo in tutte le chiavi
originali e tradizionali in cui si cantano e dicono le poesie
È responsabilità del poeta ascoltare le chiacchiere
e rimetterle in giro come i cantastorie che travasano il racconto della vita
Non c’è libertà senza paura e coraggio.
Non c’è libertà se non continuano la terra e l’aria e l’acqua
e se non continuano anche i bambini
È responsabilità del poeta essere una donna
sorvegliare il mondo e gridare come Cassandra
ma stavolta essere ascoltata.
[Grace Paley]
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