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PROCEDO SUL CAMMINO

Il filo rosso

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A un certo punto ti accorgi di aver trovato il filo rosso. Nella matassa di fili che uno si ritrova quando è qui sulla Terra, alcuni intriganti altri meno, finalmente eccolo lì, ti ci stai ben attaccato, e ti accorgi che è diventato pure la tua ancora di salvezza. Ti accorgi anche che è il filo che hai sempre seguito, mentre ne dipanavi altri, ne curiosavi altri, ne tagliavi altri...

Il filo rosso della tua esistenza infine ti diventa chiaramente visibile, anche se, obiettivamente lo è sempre stato, proprio come un tuo arto, che è tuo anche se non ne sei sempre cosciente. Te lo porti appresso, anzi ti appartiene e non può essere diversamente: quel filo sei tu, e quel rosso salta agli occhi: è la sintesi di tutto quello in cui credi e che senti che sei venuto qui a testimoniare.

La testimonianza è iniziata da subito, anche se all'inizio non ne eri consapevole. Ma ora sì, ti accorgi di tutte le vette che hai scalato e la fatica che hai impiegato, per preservarlo, nutrirlo, dipanarlo da grovigli con altri fili che gli si erano impigliati. E la testimonianza è la tua vita, che non può essere altrimenti: tu sei e stai vivendo quello in cui credi, nonostante le ondate di interferenze che ti assalgono, per deviarti, testarti, infastidirti, sfidarti.
E nonostante l'indicibile stanchezza che all'improvviso ti senti addosso. Ma non importa.

E non importa nemmeno se hai o no delle risposte dagli altri, dall'esterno. Il risultato tu lo hai già ottenuto nel momento in cui preservi e mantieni il tuo fil rouge. Il tuo simbolo, la tua essenza, il tuo vero te stesso, in comunione con il Divino, di cui senti ora tutto il sostegno. Di cui adesso porti avanti lo stendardo, che eventualmente può rivelare la tua scelta. Tu sei quello, tu sei quella promessa, sei quell'impegno che ti sei preso con Dio.  E lì ruota attorno tutto il tuo significato, che assume persino il nome altisonante di "missione". Sì perché hai in mano un tesoro preziosissimo, che in effetti non è nemmeno tuo, ti è stato donato e ora che l'hai riconosciuto ne sei il Guardiano, il Tutore, il Difensore.

Ogni tanto è pure possibile arricchirlo con qualcosa in più, che lo va a meglio definire. Sì, ogni tanto capita. Ma capita dove non c'è la vecchia pretesa di "insegnarti". C'è tanta, troppa, minestra riscaldata in giro, anzi stra-riscaldata, e obsololeta.
Sì perché i tempi cambiano e le necessità evolutive di crescita diventano inevitabilmente diverse. E' l'intontimento in cui si è calati che non permette di vedere, così che ci si aggrappa alle solite notizie, "insegnamenti" che non sono testimonianza, ma ripetizione impersonale di concetti che non sono diventati propri.

In mezzo a questa calca capita poi di trovare altri che come te proseguono, con il proprio filo rosso, cercando di non farsi travolgere, correggendo sempre il tiro, cercando di rimanere immuni dai legami con il passato che, al posto di insegnarti, in questo caso condiziona e imprigiona...
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In una vita sempre in cambiamento come la mia, questo diario è un po' come il sottile filo di un aquilone, che altrimenti si perderebbe nel cielo... Ho ripreso qui i vari blog creati dal 2002 a oggi.

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