E v o l v e n d o
PROCEDO SUL CAMMINO

E così è iniziato 'sto 2012

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Un'antica credenza, fra il magico e il popolare, diceva di osservare i primi dodici giorni dell'anno per vedere come questo sarebbe andato.
Mi riprometto di farlo ogni volta, considerando pure il fatto che ormai sono anni che passo in meditazione l'ultimo dell'anno. A volte mi è pure capitato di osservarli 'sti benedetti giorni iniziali, solo che poi, non avendo scritto con cura le situazioni che si erano presentate, non avevo modo di verificare.
Quest'anno l'ho fatto. Forse perché è il 2012 e sento che è un anno importante.

Ma non per la storia della cosiddetta "fine del mondo", di questo non voglio nemmeno parlare, che ne ho scritto già abbastanza su queste avvisaglie catastrofiste che prendono spunto da ogni possibile "segno" per annunciare inevitabili fini.

Il 2012 è un anno importante per me. Intanto verso giugno, mese del mio compleanno, entra Giove nel mio segno, i Gemelli. E forse, sottolineo forse, questa volta sono riuscita a essere preparata. Sì perché Giove è il grande aiutante, porta fortuna e apre le porte, ma quando si sta precipitando l'unica grande cosa che può fare è quella di non farti schiantare al suolo!
Quindi, all'arrivo di Giove bisogna trovarsi nella giusta posizione, così che il suo supporto diventi veramente apportatore di buona sorte.

Ho ancora la "seccatura" del quadrato di Giove, che dal Toro, si relaziona male con il mio ascendente, Acquario. Ma in Toro ho anche la Venere, per cui lei, il pianeta della piccola fortuna, un po' mi ha parato i colpi. Solo un po' però...

Questo a parte, a un certo punto della propria esistenza, se veramente si è preso un impegno, dentro, con le munifiche forze della vita, ci si accorge che l'influsso dei pianeti rimane relativo. Certo, fanno, ma dipende sempre e solo dalla qualità del proprio terreno interiore. Come con le malattie. Se il terreno fisico è solido, difficilmente si viene sbalestrati da virus o quant'altro. Se si è deboli basta un nulla per andare fuori asse!

Quindi le stelle, o meglio i pianeti, sono lì a farci da specchio, perché si veda in che stato si è interiormente. Quando si riesce a divenire più forti dentro, i pianeti arrivano, e magari spingono anche bene per farci cadere. Ma noi si inciampa solamente, e si rallenta il passo, magari cercando di mettersi un po' al riparo, mentre si aspetta che infine il possibile uragano passi. Quando si è più stabili dentro se lo si può permettere di lasciarlo sfogare, mentre ci si è ritirati un pochino, al riparo.


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In una vita sempre in cambiamento come la mia, questo diario è un po' come il sottile filo di un aquilone, che altrimenti si perderebbe nel cielo... Ho ripreso qui i vari blog creati dal 2002 a oggi.

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